Smiths: quando il cielo sa che siamo miserabili

Smiths, heaven knows I'm miserable now

di Daniela Melis – Per i veri fan degli Smiths, è abbastanza chiaro di quale canzone stiamo parlando: “Heaven knows I’m miserable now”. E per chi fan degli Smiths non lo è affatto, in questi versi troverà indubbiamente un bel quadretto nel quale riconoscersi. Vale per chi sente un grosso peso dell’esistenza, come Morrisey in questa canzone, e vale anche per chi vive leggero, per avere un altro punto di vista. La traduzione del ritornello che rimbomba lungo i tre minuti del brano, e che gli da il titolo, infatti fa così: “Solo il cielo sa quanto faccio pietà ora”.

La vita di Morrisey

Composta da Morrisey e Marr, i grandi fondatori degli Smiths (oggi ai ferri corti, per usare un eufemismo), la canzone esce nel maggio del 1984. Qui Johnny Marr -come indicato nel Salvatori 2021- sposta la sua chitarra dal suono tipicamente jangle su territori più jazzati. E lascia spazio a Morrisey per raccontare la sua vita deprimente. Soprattutto se questa viene confrontata a quella di altre persone che danno l’impressione di essere felici e di non curarsi di lui.

“Stavo cercando un lavoro, e poi ho trovato un lavoro

Ed il cielo sa che sono un miserabile ora

Nella mia vita 

Perché spreco tempo prezioso

Con persone a cui non importa se sono vivo o morto?

Due amanti intrecciati mi superano

Ed il cielo sa che sono un miserabile ora”

Smiths: vittimismo e autoironia

Lungo tutta “Heaven know I’m miserable know” degli Smiths, l’atteggiamento del cantante è vittimista e il tono dimesso. Spesso ci si sente davvero così, come se ogni sforzo porti solo a un abisso più ampio. Tuttavia qui Morrisey -spiega ancora il Salvatori 2021- mette in scena artifici retorici ben calibrati, inseriti in una cornice autoironica che ridimensiona il tutto. E anche la ripetizione incessante del verso che dà il titolo al pezzo si inserisce nello stesso paradigma. Quest’ultimo è un voluto omaggio a un brano del 1969, “Heaven knows I’m missing him now”, di Sandie Shaw. Gli Smiths erano sui fan e con lei avevano infatti già collaborato, incidendo insieme la loro “Hand in glove”.

La fortuna della canzone “miserabile” degli Smiths

“Heaven knows I’m miserable now” raggiunse il decimo posto della classifica dei singoli inglesi. Nello stesso anno della sua pubblicazione, fu inserita nella raccolta Hatful of hollow. E tanto successo è spiegabile, oltre che per quel sound anni Ottanta che ancora oggi ci fa impazzire, per la verità che la canzone trasmette. Quella nuda, quella cruda, che, spesso, evitiamo di vedere.

“Quello che mi ha chiesto alla fine della giornata 

Caligola sarebbe arrossito

“Sei stato nella casa troppo a lungo” ha detto 

Ed io (naturalmente) sono fuggito

Nella mia vita

Perché sorrido

A persone a cui preferirei tirare un calcio in un occhio? 

Ero felice nella foschia di un’ora da ubriaco”

Per il video di “Heaven know I’m miserable now” e un po’ di anni Ottanta, clicca qui!